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giovedì 18 giugno 2015

WALK THE WINE ....and ROCK IT!

Ovvia giù (come si dice dalle parti nostre)! 

Lo devo ammettere che non lo sapevo.

Sono cresciuta a Pontassieve. 

Lì ho fatto la materna, le scuole elementari e medie e me ne sono emigrata a Firenze per il liceo. Solo di giorno eh pero': facevo la pendolare. Anda e rianda ogni giorno per diversi anni, fino a che, con l'Università, i miei decisero di emanciparmi e di mandarmi ad abitare a Firenze, dove tuttora vivo.

Malgrado dunque a Pontassieve ci abbia passato diversi anni non sapevo (o non ricordavo) che i suoi dintorni fossero così belli.


 

Fino a che, poco tempo fa mi viene chiesto di collaborare a questa iniziativa.

Festeggiare insieme l'estate, il 21 giugno, giorno del solstizio. Come facevano probabilmente le antiche popolazioni che, millenni or sono, abitavano questo luogo.

Insieme chi? Insieme noi, i Pontassievesi. Grazie all'organizzazione mia, cioè di LILIA, della Fattoria di Lavacchio e dell'Associazione Sulla Sieve.

Questa cosa, propostami nell'amenità dell'agriturismo della Fattoria di Lavacchio, al tramonto,quando in città erano cinquanta gradi e lì invece soffiava una brezza leggera, mentre una ventina di signori francesi ospiti della struttura, sorseggiavano vino e si tuffavano in piscina...ecco...mi ha fatto tanto Io ballo da sola che, malgrado abbia millemila cose da fare oltre a un Pezzetto (mio figlio di 17 mesi) che ha bisogno di tante attenzioni, non ho resistito e ho detto sì.




Ovvia giù (di nuovo)...ditemi che non è un'atmosfera simile. Mi sono sentita tanto Liv Tayler seduta su una delle sdraiette rivolta verso la vallata di Montefiesole, a perdita d'occhio.
Sono situazioni, queste, in cui ti dimentichi chi sei e tutti i tuoi casini (passatemi il termine).


E così mi sono immaginata questa festa d'estate per la quale mi interpellavano.

21 giugno. Domenica. Ore 20.00. Punto di ritrovo: il cedro del Libano che sta accanto alla Fattoria di Lavacchio da 250 anni, guardiano muto di questi luoghi.

Potesse parlare ci direbbe di quando la famiglia Strozzi veniva qui perchè qui possedeva una villa e di come questa villa pian piano si è trasformata in un affascinante rudere, abitato solo dalle piante e dagli alberi.

O di com'era la Fattoria quando è stata acquistata dai nuovi proprietari, nel 1978.

Oppure anche del lento e inesorabile processo di fermentazione e di invecchiamento del vino a cui assiste silenzioso.

Sotto al nostro cedro, autorevole protagonista di questi luoghi, ci ritroveremo per un Apericena e poi musica rock fino a tarda notte con i DI MAGGIO CONNECTION!

Dunque capite anche il titolo della serata ROCK perchè ci sarà la musica ROCK ma non solo! To rock significa andare contro tendenza. Quale tendenza in questo caso? Quella tradizionale di bere il vino!!!

La Fattoria di Lavacchio ci proporrà dei nuovi modi di bere il vino. Nuove ricette, nuovi modi di servirlo e di assaporarlo. Miscelato con sciroppi, che gli conferiscono aromi internsi e sconosciuti. Abbinato ai sapori di cibi insoliti. Realizzato con le ricette più naturali possibili, senza solfiti.

To Rock!!!!

Sconvolgiamo il nostro modo di bere vino!!! 

E io mi sono immaginata questi pontassievesi che dicono "rock" al vino e che ballano sotto al cedro e via...non si poteva rifiutare!

Ma io, storica dell'arte ecc., che cosa c'entro?

C'entro perchè il primo appuntamento non sarà alle 20.00 bensì alle 18.00 davanti al Mulino a Vento (sì sì, proprio un mulino vero), in via di Montefiesole, poco distante dal cedro e dalla Fattoria.


Da qui partiremo per una bellissima passeggiata. Visiteremo il Mulino, da pochi giorni divenuto la casa di una famiglia di rondini (la settimana scorsa c'erano, chissà se ci sono ancora); un laboratorio di ceramiche, una pieve con dentro una Madonna del Parto e, per finire, poco prima del rock, le cantine della Fattoria!

La nostra passeggiata l'abbiamo chiamata WALK  THE WINE. Cammina il vino. Sì perchè nel nostro percorso troveremo quattro PIT-STOP dove ci fermeremo ad assaggiare quattro tipi di vino della Fattoria.

Dunque vi aspetto!!!!

WALK THE WINE E ROCK IT!!!!

Il costo della camminata- degustazione è di 10 euro (ore 18-20)
Il costo dell'apericena più concerto è di 20 euro (ore 20.00-...)
Il costo di tutte e due le iniziative è di 25 euro.
Gli incassi saranno totalmente devoluti a SULLA SIEVE, Associazione che sostiene le istituzioni territoriali che lavorano nel sociale.

per info e prenotazioni: fiammettamichelacci@gmail.com










Suggestioni dalla Costa San Giorgio...

Era un giorno caldissimo, come oggi. Lei aveva i capelli lunghi lunghi e mille idee in testa. Si era appena laureata.
Lui si era laureato da un pezzo ma stava ancora cercando la sua strada.
Insieme, quel pomeriggio, percorsero questa, di strada.
Lei gli raccontò della sua vita, delle sue amiche,  del suo cane, dei suoi mille dubbi e delle sue passioni.
Lui del suo mare, dei suoi sogni, dei racconti che scriveva. Parlarono del Forte Belvedere, di quando ci fu la mostra di Folon, di Ottone Rosai e del suo studio e anche della musica di Caikovskij.
Lei gli disse che oramai era grande e che sentiva il bisogno di trovarsi un lavoro e guadagnare soldi. Magari sposarsi e fare famiglia.
Lui le rispose di fregarsene, che la vita è troppo breve per correre dietro ai soldi e che è molto meglio seguire i propri sogni.
Quanto allo sposarsi, sì certo ma quando si è pronti, senza fretta.
Davanti a una piccola chiesa circondata da un giardino fiorito, lui le disse che se si fosse sposato a Firenze gli sarebbe piaciuto farlo in un luogo intimo romantico e appartato come quello.
Davanti allo studio di Caikovskij, accaldata, lei si sedette sul marciapiede e lui le porse la sua bottiglietta d'acqua, intento a leggere l'iscrizione sul muro.
Gli serviva quell'iscrizione per completare un suo racconto, che la sera, le inviò.
Quando lo lesse, lei capì che sarebbe stato bello passare con lui tutta la vita a parlare di Ottone Rosai e di Caikovskij, a leggere i suoi racconti e a farsi dire che i propri sogni non bisogna mai lasciarli andare.
E forse, sarebbe stato bello anche sposarlo, come aveva detto lui, in una chiesetta come quella, intima e riservata.
E così, quello fu il primo pezzo di strada che fecero insieme.
Poi ce n'è stato ancora molto altro.
Bello ma faticoso, esattamente come quel primo.
Sarà per questo, che ogni volta che lei lo ripercorre, pensa a quel giorno e un po' si commuove.